Il Castello di Duino e’ una dimora storica tutt’ora abitata dai principi della Torre e Tasso (Thurn und Taxis).
Dal 2003, inoltre, è una delle mete del circuito ’’Grandi Giardini Italiani’’. Storia e leggenda hanno contribuito a formare l’indiscussa fama del Castello o, per meglio dire, dei Castelli di Duino. I due castelli di Duino sorgono nell’omonimo villaggio posto tra Monfalcone e Trieste; il vecchio, che secondo la tradizione era dedicato al culto del dio Sole e che conserva ancora imponenti rovine a strapiombo sul mare; il nuovo, l’attuale dimora dei Principi della Torre e Tasso (von Thurn und Taxis), e’ stato costruito nei primi decenni del 1400, attorno alla torre quadrangolare di un avamposto romano. Al primo Castello, eretto su un aspro promontorio, e’ legata la leggenda della ’’dama bianca’’, ispirata da una roccia candida che, vista dal mare, sembra una figura femminile avvolta in un lungo velo, e che narra di un sovrano malvagio che getto’ la sua sposa da uno strapiombo e il cielo, impietosito dalle grida della malcapitata, la trasformo’ in pietra prima che toccasse l’acqua.
Il nuovo Castello, ultimato nei primi anni del 1400 dai Walsee, successori dei Duinati, era stato concepito con criteri assai piu’ generosi di quelli usati per il precedente. Era stato scelto un alto promontorio a picco sul mare nei pressi dei resti di una grande torre romana, alla base della quale si ritrovera’ una lapide che ricorda Diocleziano. Il nuovo castello risulto’ molto piu’ grande, munito e imperniato intorno alla vecchia torre romana fatta restaurare. Dell’originaria dimora del Walsee ora rimangono oltre alla suddetta torre quadrangolare, le fondamenta e qualche tratto di muro. Gia’ nel 1639 il castello era stato quasi completamente rinnovato dopo un sopralluogo effettuato dall’ingegnere militare Pieroni, per conto dell’imperatore Ferdinando III, il quale desiderava provvedere alla sicurezza della zona, preoccupato dalla minaccia delle incursioni turche. E’ di un periodo poco posteriore una stampa che rappresenta Duino circoscritto da due gironi di mura merlate, rinforzate da torri quadrate. Il complesso degli edifici interni ha pressappoco la stessa disposizione dell’attuale. In quel tempo anche il piccolo borgo, che si era sviluppato ai piedi del castello, era circondato da mura.
Distanza da Lignano km. 80, raggiungibile in automobile in ca. 55 minuti. |